Mostre ed Interviste

Intervista a Massimiliano Paradiso, fotografo di opere d’arte.

Intervista a Massimiliano Paradiso, fotografo di opere d’arte.

FedyKaf

Ho avuto la fortunata occasione di intervistare Massimiliano Paradiso, fotografo specializzato in opere d’arte pressPhoto CSI, a Roma. Avendo un’esperienza ventennale, Massimiliano ha molto da raccontarci di questo mestiere ricco di creatività, precisione e di innegabile importanza nel settore delle Arti e della loro valorizzazione e promozione.

Com’è nata la tua passione per la fotografia? E per l’arte?

La mia passione per la fotografia nasce da piccolo, quando dopo le scuole medie decisi di iscrivermi all’istituto di arti grafiche e fotografiche di Torino. Da quel momento la fotografia diventò la mia vita, lavorando in diverse regioni italiane. All’età di 20 anni decisi di aprire a Roma lo studio Photo CSI e da allora grazie ai miei collaboratori abbiamo fatto tanta strada.

 

 

Perché avete scelto di fotografare proprio le opere d’arte?

Lo studio cominciò a occuparsi di fotografia di opere d’Arte proprio a Roma, abbiamo collaborato con critici d’arte, gallerie, riviste d’arte e artisti e ben presto abbiamo capito che questo settore della fotografia ha bisogno di una specializzazione appropriata.

Com’è cambiato il vostro lavoro in questi 20 anni?

Inizialmente si lavorava molto all’interno delle gallerie durante le esposizioni e le immagini erano molto utilizzate per cataloghi e manifesti. Oggi molti artisti vendono tramite il web e non solo le opere originali, ma anche le copie delle opere stesse, ormai ci sono diverse gallerie che operano esclusivamente via internet e gli artisti hanno bisogno di fotografie di qualità molto elevata per stampare e vendere le copie delle proprie opere in diversi formati e su vari supporti. Quindi oggi lavoriamo davvero tanto con gli artisti che richiedo foto professionali per ogni loro opera.

 

Federico Pisciotta

Quali sono le differenze tra un fotografo di opere d’arte e un fotografo specializzato in altro?

Utilizziamo strumenti dedicati, che di solito non usano i fotografi in altri settori, ad esempio per la creazione di profili colore molto precisi, utilizziamo fotocamere di qualità molto elevata che spesso non servono a fotografi di reportage, sport o matrimonio e poi ovviamente tecniche che si apprendono con l’esperienza e una sensibilità e una pazienza che contraddistingue il fotografo di opere d’arte.

Come bisogna porsi, da fotografi, davanti ad una scultura e davanti ad un quadro? Quali sono le principali differenze tra i due? E quali, secondi voi, danno le soddisfazioni maggiori?

In ogni situazione il confronto con l’artista o il curatore è molto importante, il fotografo deve capire l’opera e il messaggio che la sua immagine deve trasmettere. Indubbiamente con un’opera tridimensionale, che sia scultura o installazione, le variabili in campo aumentano e l’interpretazione del fotografo diventa molto più significativa. Invito tutti a visitare la nostra pagina web dedicata alle opere d’arte, una stessa scultura può essere interpretata in mille modi grazie alle luci, le ombre, i colori, lo sfondo e il punto di ripresa. A volte di una scultura potremmo fare decine di immagini tutte affascinanti e solo il confronto con l’artista può aiutarci a decidere la giusta immagine.

 

Annamaria Polidori
 

Per fare il vostro mestiere bisogna essere molto capaci e catturare il più possibile l’opera tale quale all’originale. Sentite pressione quando avete il compito di fotografare le più grandi opere artistiche? 

Abbiamo fotografato opere di enorme valore e a volte queste venivano spostate e toccate esclusivamente dai galleristi. Si avverte sicuramente una certa responsabilità, ma anche una grande emozione ma è il nostro lavoro e lo affrontiamo sempre con precisione e dedizione. A volte capita che per fotografare una singola opera ci si impieghi più di un’ora inventandosi schemi di luce e tecniche molto fantasiose, altre volte invece le opere si rendono molto disponibili alla fotografia. Può sembrare strano ma anche se parliamo di quadri il lavoro non è mai banale, ogni quadro risponde diversamente davanti alla fotocamera e noi dobbiamo assecondare i suoi bisogni.

 

C’è qualcosa in particolare che il vostro mestiere vi ha insegnato?

Potrei dire la precisione nel lavoro, seguire meticolosamente la tecnica e dare spazio al lato artistico entrando in sintonia con i vari artisti. La verità e che ci ha arricchito molto l’incontro con i vari artisti ed esperti d’arte, passiamo dall’evento patinato in galleria alla cantina di un artista magari molto bravo e poco conosciuto e ogni nuovo incontro e un arricchimento professionale e personale.

 

Clicca qui se vuoi leggere la mia intervista fatta da Massimiliano Paradiso per Photo CSI.

Pagina Instagram: Espressioni Artistiche
Pagina Facebook: Espressioni Artistiche