Artisti Emergenti

Massimo Pedrazzi: il ritmo cardiaco dei sogni

Massimo Pedrazzi: il ritmo cardiaco dei sogni

Massimo Pedrazzi si forma da autodidatta, trovando nella pittura una sorta fuga dalla caotica realtà.
Tale fuga si traduce in dipinti dai colori saturi che si adagiano sulle tele a formare figure che si dilatano nel basso e profondo ritmo cardiaco dei sogni.

LA SERRA

La forte luce proveniente dalla serra delinea in battute chiaroscurali un mondo enigmatico, forgiato dai quattro elementi nel fuoco lunare della fantasia. L’orizzonte porta con sé dense e scure nubi cariche di aria ed elettricità. Il chiarore dei lampi del cielo si riflette nell’acqua agitata che percuote le alte e aspre scogliere. Poi il caos si eclissa nel primo piano della serra illuminata, nel candore vivo dei fiori e negli avvolgenti e sinuosi rami degli alberi. L’introspezione di una dualità in forte contrasto vive e respira a pieni polmoni in questa tela dal sapore quasi romantico, ma che si placa infine in una complessa ricerca di realismo magico.

VITA ORGANICA

Una figura femminile è al centro di un ricco paesaggio interiore, le caviglie immerse in un placido e ombroso sogno. Il suo viso, già adorno di una tiara, è coronato anche da una rigogliosa vegetazione che nasce e cresce dalla sua stessa essenza, mentre spinosi e spogli ramoscelli frugano nel suo cuore. L’innocente ma calda luce che sporge da destra viene smorzata dai colori raggelati del resto del dipinto. Nella bellezza dei tratti del volto della ragazza si può avvertire una rigidità emotiva, uno stridore che rimuove agio e innocenza. Uno strappo dalla vita, un’infanzia sporcata da un incubo. Anche in questo caso persiste una dualità, che si fa acuta e a tratti più quieta, quasi come se il gelo lasciasse spazio ad una temperatura più mite per poi tornare a congelarsi. Come se l’incubo lasciasse spazio al bel sogno e il terrore alla spensieratezza per poi rimescolarsi in uno spaesante vortice passionale.

GIOVANE CON VISIERA

Un giovane è seduto su un prato di ricca vegetazione floreale, con la schiena appoggiata a un tronco nelle cui venature scorre vivo il colore. Dietro di lui l’orizzonte si perde nelle tinte del tramonto, accompagnando lo sguardo del pubblico verso un quieto e tenue sentimentalismo magico. Il distacco con la realtà diventa palpabile nel paradossale realismo della figura e della cornice floreale. Il ragazzo guarda fisso lo spettatore, come a volerlo introdurre nel proprio mondo. La posa è qualcosa di apparentemente ricercata, ma il corpo mollemente adagiato del protagonista porta con sé un agio che solo chi è padrone nel proprio mondo indossa con tale disinvoltura.

I colori saturi e perfettamente definiti delineano figure che si avvicinano all’iperrealismo il quale non è mai fine a sé stesso. Serve invece ad uno scopo ben preciso: portare il sogno nella realtà e viceversa. Le figure che Massimo dipinge emergono dall’emotività e dalla fantasia dei protagonisti stessi. Sono una creazione della mente, della situazione, del sogno, dell’inconscio. Nascono in modo naturale e nello stesso modo naturale crescono e fioriscono sulla tela, colmi di un’istintiva ricerca poetica.

Per approfondire l’arte di Massimo Pedrazzi seguilo su Instagram: massimo.pedrazzi
Espressioni Artistiche, pagina Instagram: espressioni_artistiche
Pagina Facebook: Espressioni Artistiche  Foto e video di Instagram

Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *