Testi Critici pubblicati su cataloghi
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Gabriel Lass: “Intimità Artistica”
Gabriel Lass: “Intimità Artistica” L’opera pittorica di Gabriel Lass, artista spagnolo, parte da una poetica esteticamente informale, che solo in apparenza si propone come negazione della forma, ma che in realtà suggerisce che la forma stessa vuole essere ritrovata. E Gabriel si impegna in questo: per riportare alla luce una forma appena accennata, embrionale, un abbozzo di struttura lasciato a pulsare quasi sanguinante sulla tela. Così il pennello smuove il colore, ribattendolo, segnandolo, graffiandolo e scavandolo finché non incontra linee, sfumature e profondità che – intersecate tra loro – danno vita all’imbastitura del processo di idee e di concetti lasciati a fermentare e ribollire in un brodo primordiale di astrazione.…
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Elpidio Tramontano: “Bellezze Dialoganti”
Elpidio Tramontano: “Bellezze Dialoganti” Dalle solide rotondità della vita nascono volti e figure che tendono all’infinità del creato. L’emozione si plasma nelle opere di Elpidio attraverso il pacato alternarsi di pieni e di vuoti, di finito e di non finito. Superfici lisce vengono accompagnate da terreni brulli, da cui nascono bronzee possibilità di vita, in un avvolgente dinamismo che suggerisce l’imminente attuazione di un incontro. È proprio sull’incontro che il quadro poetico di Elpidio gioca, o, ancora meglio, sull’attimo prima che precede tale incontro. L’aspettativa e l’attesa sprigionano una travolgente energia che va a creare un altro tipo di dinamismo: quello emozionale. L’incontro con l’altro o con sé stessi è…
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Agostino Russo: “Oblita Anima Mundi”
La delicatezza del colore delle tele di Agostino Russo plasma una paradossale e forte presenza d’animo che respira in contrasto con l’uso della linea tondeggiante e morbida. I soggetti ritratti narrano fiabe svelate dall’intimo lato emotivo delle tele che avvolge ogni piccolo particolare del dipinto.
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Eugenio Magno: “Tra Realtà e Fantasia”
La tempra artistica di Eugenio Magno sfocia in eleganti paesaggi il cui ambiente climatico fa da padrone. Gli ampi spazi atmosferici fanno circolare la tiepida aria salmastra, peculiare delle opere paesaggistiche partenopee di fine Ottocento. Lo stesso sentimento percorre le tele di Eugenio, che vengono però arricchite da una sognante impronta suggestiva.
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Nicola Zampella: “OPRA”
Inserite in contesti trascendentali, le figure che popolano i dipinti di Nicola Zampella vivono e si posano in uno spazio surreale e metafisico. I colori stesi con precisione e agilità vanno a formare delicati e attenti dettagli che rendono ogni figura credibile e palpabile nel proprio contesto.
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Carmela Cusano: “Cromatismi emozionali di legami nascosti”
I mondi frantumati e ricuciti di Carmela Cusano reinterpretano placide realtà intrise di colori leggermente sfumati e di onde di preziose cromie. La mite atmosfera si accende dei rossi del tramonto, respira nei blu del cielo e risplende nell’oro delle spiagge, rendendo palpabile il battito della vita che scorre nelle armoniose tele.
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Fausta Feola: “Segno Divino”
La leggerezza dei colori che Fausta Feola utilizza si adagia sulla tela con la stessa movenza di una piuma. Nei suoi dipinti la tela respira, partecipando attivamente alla complessità della poetica emotiva rappresentata: il colore e le forme si alternano a grandi spazi bianchi, esaltandosi a vicenda grazie al contrasto creatosi. Una sorta di non-finito prende piede: dal pennello di Fausta stilla una poeticità che passa nelle mani del fruitore, a cui spetta il compito di proseguire l’impronta lasciata.
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Carmine Carlo Maffei: “Vulnera”
Pittore e scultore, Carmine Carlo Maffei narra delle ferite della terra e dell’umanità intera. Si avvertono pressioni, crepe, intrecci materici. La scultura è viva, palpabile, da vivere a tutto tondo. La ceramica viene plasmata come la terra, da essa nasce e come la stessa vive ed è vissuta: ferite, cuciture, spaccature che l’artista mette in risalto, comunicando una sofferenza concreta.
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Francesco Minopoli: decorativismo rivelatore
L’intrecciarsi continuo e sinuoso di linee e forme, che Francesco lascia fluire sulle tele, dà vita a dei decorativismi dai colori accesi. Su sfondi neri spiccano disegni bidimensionali e piatti che si aggrovigliano per tutta la grandezza dei quadri.
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Eleonora Pulcini: “Nuovi Mondi”
Eleonora Pulcini: “Nuovi Mondi”. La poetica artistica di Eleonora Pulcini sviscera colate laviche di colore che fluiscono dal terreno e dilagano in ogni angolo di mondo. Il risultato è di grande impatto visivo e concettuale, oltreché capace di estrarre lo spettatore dalla sua artificiale realtà e catapultarlo dinnanzi a immensi paesaggi compatti e possenti. La natura ribelle e scalpitante che Eleonora dipinge nelle sue tele comunica la forza inarrestabile di una terra viva e maestosa. In un boato i cieli scoppiano, spargendo lucenti stelle e galassie lontane nel profondo blu della volta celeste. I rossi infiammano i tramonti e le onde sulle quali il sole lancia riflessi bollenti, mentre i…