Marco Benitez: serenità e misteri antichi

Marco Benitez è un artista venezuelano amante del mondo classico e di culture ed epoche diverse, alle cui statue e personaggi – mitici e non – si ispira, rivisitando dipinti e sculture e rendendoli autentici. È la storia dell’arte che in qualche modo esprime l’essenza e l’anima dei popoli e delle civiltà, a cui Marco si rifà proprio per coglierne gli aspetti più intimi.

AFRODITE

L’Afrodite di Marco ricorda la Venere di Lely, un’Afrodite accovacciata mentre guarda di lato con sinuosità, che le attraversa tutto il corpo per poi esprimersi al meglio nel gesto delicatissimo delle mani. Marco, per i capelli femminili, si lascia trasportare dalla sua immaginazione, dando un tocco estremamente personale. Afrodite in questo disegno è fiera, non pudica come la versione a cui Marco si ispira lascia intendere, ma sicura di sé e conscia della sua prosperosa bellezza.

APOLLO

Riconoscibile dallo sguardo fiero e dai capelli acconciati sul capo, questo disegno è chiaramente ispirato all’Apollo del Belvedere. La pacata fierezza tipica dell’arte greca viene però rafforzata da una leggera smorfia. Gli occhi senza pupille sono messi in risalto come nella maggior parte dei disegni di Marco, con l’intenzione di risaltare il mistero che questi personaggi mitici in qualche modo incarnano.

RITRATTO DI ACHILLE

Marco disegna Achille di profilo che indossa il suo riconoscibile elmo. Ciò che ispira il nostro artista è l’esuberante bellezza di eroi epici e di dèi celata da una calma rilassata, che fa appena trasparire una parvenza di emozioni. Le linee che Marco usa sono sinuose e formano un continuum con le curate sfumature che ricordano il fumo.

DIANA CON UN CERVO

La dea romana della caccia viene rappresentata semi-sdraiata accanto ad un cervo che pare quasi un albero, e con in mano l’arco curvilineo. Le sfumature a matita ai lati del foglio formano al centro del disegno una grande fonte luminosa che irradia da dietro e dal corpo stesso della dea e che getta profonde ombre e chiaroscuri marcati. È sempre presenta la sinuosità del tratto di Marco, che riporta ad ambienti naturali e antichi.

Ci sono infiniti esempi di come il nostro artista prenda ispirazione patendo dai concetti di serenità e mistero che i soggetti rappresentati esprimono. Fanno parte di un mondo ideale, lontano, pieno di quegli enigmi e segreti che riempiono gli occhi dei suoi personaggi e affascinano tanto lo spettatore.

Marco Benitez ha avuto la possibilità di studiare in un’Accademia d’Arte, che ha dovuto purtroppo lasciare. Tuttavia, in quel breve lasso di tempo ha imparato molte cose che gli sono tornate utili proprio all’inizio della pandemia, quando ha deciso di dedicarsi con passione all’arte.

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