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Agostino Russo: “Oblita Anima Mundi”

Agostino Russo: “Oblita Anima Mundi”

La delicatezza del colore delle tele di Agostino Russo plasma una paradossale e forte presenza d’animo che respira in contrasto con l’uso della linea tondeggiante e morbida. I soggetti ritratti narrano fiabe svelate dall’intimo lato emotivo delle tele che avvolge ogni piccolo particolare del dipinto.

I personaggi vengono raffigurati al centro delle tele, statici e silenziosi. A parlare per loro sono gli sfondi apparentemente ornamentali, i quali comunicano in realtà intuizioni emotivamente profonde, esternate in decorativismi figurativi e astratti sempre inerenti al mondo interiore dei personaggi. La bidimensionalità ricercata di questi ultimi li fa percepire come svuotati da ogni emozione, liberati da pesanti fardelli. Ciò che rimane raffigurato sui loro volti è una cinica alienazione dalla propria realtà emotiva.

L’alienazione si compie in modo molto più palese nei soggetti che hanno la testa animale: rimandano infatti ad una negazione dell’umanità, che è tale proprio perché prova emozioni e qui non ne hanno. Vengono snaturati, inseriti in ambienti quasi ostili all’uomo. Lo stesso procedimento lo si può decifrare anche nella serie dei pesci: questi sono dipinti nel dolore, nell’agonia, ma non sono esseri umani.

Le ragazze dai lunghi colli si riempiono dell’ambiente circostante come di sogni infranti. La disillusione primeggia nei volti dagli occhi vuoti, la solitudine in quelli dagli occhi stanchi. E mentre la flora prospera attorno a loro e le luci creano lunghe e dense ombre, le loro anime si disfano. Il profondo turbamento viene accolto dal pittore, che lo esprime con colori e linee in un’attiva accettazione del dolore, quasi omaggiando stati d’animo che vengono spesso repressi.

 

La ricercatezza del tratto di Agostino crea eleganti effetti chiaroscurali e dettagli affascinanti. Il colore, steso con cura e precisione, presenta un complesso cromatico delicato e tenue che restituisce all’ambientazione dei dipinti un equilibrio quasi paradossale tra la forte componente poetica ed emotiva dei personaggi e la staticità degli stessi.

Agostino con la sua arte ci parla di situazioni emozionali e paradossi emotivi, specchio di un’umanità alla deriva, fragile e persa. Ma non esclude la speranza: quella dell’espressione poetica e artistica che riporta l’equilibrio nell’animo umano e che diluisce in tenui colori ogni forma di cinismo e di alienazione.

Testo scritto per il catalogo della mostra “Oblita Anima Mundi” tenutasi presso il palazzo ducale di Sanchez de Luna (Sant’Irpinio, CE) dal primo al 15 maggio 2022 e curata dall’art promoter Gianpaolo Coronas.

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Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

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