Malugho: arte inclusiva.

Malugho ha una formazione da ceramista, tenendo un suo laboratorio per quindici anni, che però per motivi di salute si vede costretta ad abbandonare. Due anni fa ricomincia a dipingere sulla tela, creando il suo stile contemporaneo fuso con decorazione di ispirazione orientale.

DOMINA

Una donna dai folti capelli raccolti in spesse trecce ornate, tiene gli occhi chiusi e le mani unite di lato. Dietro di lei un ricco e prezioso mandala dai colori caldi e dorati le fa da aureola. I colori stesi in modo piatto si alternano alla pesantezza di alcuni dettagli in rilievo realizzati con gesso lavorato. Le fasce di colore nella parte bassa del dipinto sono realizzate invece con terriccio, richiamo alla terra rossa dell’Africa, alla cui arte Malugho si ispira e rende omaggio.

LUX COPIOSA

Un altro grande mandala incornicia il viso della donna ritratta con i toni del grigio. Regge lo sguardo dello spettatore senza alcuna esitazione. I capelli sono ornati da piume dorate che ricordano, per lo loro plasticità, spighe di grano. Dietro di lei, il mandala dai colori soffici, tenui e freddi, richiama tutta l’attenzione dello spettatore. Il volto della donna è ben scolpito grazie al chiaro scuro e ai punti luce sapientemente posizionati, raccontando di un certo realismo senza sbilanciarsi troppo: dopotutto è pur sempre un’allegoria della Luce, inserita in un contesto trascendentale e Malugho coglie e rappresenta perfettamente questo aspetto.

MEDUSA

La mitologica Medusa lancia il suo sguardo pietrificante sullo spettatore che si immobilizza, incantato dallo scorrere del grigio, del nero e del rosso sulla tela. Fiamme ardenti divampano davanti alla figura mitologica e si rispecchiano nei suoi occhi, mettendo in guardia dalla loro pericolosità. Il mandala si fonde alle sue spalle con i serpenti della sua chioma, che acquisiscono decorativismi etnici e bidimensionali. La stilizzazione di questi ultimi crea un interessante contrasto con il volto ben scolpito di Medusa e con la sua plastica dinamicità.

Malugho omaggia la vita e le diverse culture fondendole in una con grande naturalezza: non si sa dove inizia una e dove termina l’altra, facendole coesistere, lasciando si arricchiscano a vicenda. La minuziosità con la quale si dedica ai dettagli denota un grande spirito di osservazione che riversa e fa brillare le sue vibranti tele.

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