Artisti Emergenti,  Testi Critici pubblicati su cataloghi

Carmine Carlo Maffei: “Vulnera”

Carmine Carlo Maffei: “Vulnera”.

Pittore e scultore, Carmine Carlo Maffei narra delle ferite della terra e dell’umanità intera. Si avvertono pressioni, crepe, intrecci materici. La scultura è viva, palpabile, da vivere a tutto tondo. La ceramica viene plasmata come la terra, da essa nasce e come la stessa vive ed è vissuta: ferite, cuciture, spaccature che l’artista mette in risalto, comunicando una sofferenza concreta. La forte matericità delle sculture è a tratti magmatica, a tratti legnosa, ma sempre comunica il vigore e la potenza della terra che ci ospita. Quello che Carmine ci fa vedere in più sono le ferite, il cui contrasto con la forza della madre terra suscita incertezza e sgomento: la fragilità di chi ci accoglie, di chi ci ha dato vita e chi ha sempre nutriti diventa dolorosamente tangibile.

Le tele assomigliano a pitture primitive, dai colori piatti, semplici, scanditi ritmicamente. Sono presenti anche decorativismi quasi geologici, di matrice naturale. Le tele astraggono i colori dell’ambiente, e sono tanto vitali quanto lese: le fasce colorate che vengono accostate l’una all’altra reggono i segni di una vita vissuta tra ferite e suture. Lo stesso contrasto tra forza e fragilità si fa avanti, tra un colore e l’altro si percepisce la solidità e il suo sgretolarsi.

La poetica artistica di Carmine parla di distruzione, di dolore che lascia però spazio alla rinascita: come un uovo che si schiude, rompendosi, porta ad una nuova vita, ad una nascita, così le ferite inferte alla terra e all’umanità, una volta curate, porteranno ad un cambiamento vitale. Nel dolore coesiste la speranza e il vedere oltre alle ferite, ed è premura dell’artista comunicare tale concetto attraverso tele concettuali e materiche sculture.

Una rinascita che rimanda alla metafora presente nell’arte giapponese del Kintsugi, dove il vasellame che si rompe viene riparato con oro liquido, rendendolo ancora più prezioso. Le ferite vengono quindi non solo aggiustate ma anche rese raffinate e uniche. Carmine, con la sua arte, esprime lo stesso concetto fermandosi al momento della rottura, esaltando le ferite ma tracciando il percorso che arriverà alla riparazione vera e propria e alla sua preziosità.

Attraverso una lente di ingrandimento Carmine ci fa percepire fragilità nascoste, porta il focus su ciò che non dobbiamo dare per scontato, senza mai estromettere la speranza, e anzi, rendendola fedele compagna del dolore di una vita che senza essa non potrà mai acquisire il senso di rinascita e di preziosità di cui l’artista imbeve le sue opere.

Grazie a Gianpaolo Coronas Art Promoter per avermi dato la fortunata opportunità di scrivere il testo critico del catalogo della mostra di Carmine Carlo Maffei, tenutasi dal 17 al 31 ottobre 2021 presso il Quartiere Militare Borbonico di Casagiove.

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Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

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