Francesco Foddis: espressionismo sentimentale

Di formazione autodidatta, Francesco Foddis è da sempre appassionato al mondo pittorico in tutte le sue sfumature. Le sue opere si ispirano principalmente all’Espressionismo, in particolare a quello di matrice tedesca e russa, oltre che al Surrealismo e al Realismo Magico. Questi stili si miscelano e si contorcono tra di loro in ogni tela di Francesco, creando movimenti ed espressioni di rilevante impatto visivo ed emotivo.

MARINA

Opachi e pastosi colori ad olio formano linee sinuose e forme bidimensionali. Omaggio al lavoro artistico di Joaquin Sorolla, questa marina assorbe cangianti tonalità di turchesi e azzurri, che vibrano freschi nell’aria del dipinto, spezzati solo dal calore dei gialli ocra e dei marroni. La scena ritrae un pezzo di vita quotidiana, reso con accurata maestria espressionistica: linee e tonalità cromatiche ricordano alcuni dei lavori di Egon Schiele, ma l’atmosfera emotiva e il riempimento delle forme rimandano alla solarità di Sorolla e alla vitalità intrinseca delle opere di Van Gogh.

LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA

In una quasi parodistica rivisitazione del celebre dipinto di Vermeer, Francesco rimane fedele alle linee espressionistiche tipiche del suo fare artistico e ai colori opachi. Aggiunge però una seconda chiave di lettura che apre le porte al Realismo Magico: Francesco infatti, al posto degli occhi della protagonista, dipinge due uova al tegamino. Apparentemente non ci sarebbe un motivo logico, tuttavia è proprio questo discostarsi da una realtà dando per scontato che possa esisterne un’altra in piena regola a stupire lo spettatore. La naturalezza con la quale Francesco sceglie di mettere questo particolare è disarmante e assolutamente coerente, e crea così una logicità che esiste nello spettro emotivo del pittore, e che viene trasmessa anche agli occhi di chi guarda.

EILEEN AGAR – OMAGGIO

Un terzo omaggio, questa volta alla pittrice Surrealista Eileen Agar, ci pone davanti regole sovvertite, ma con una sfumatura differente dal quadro precedente. Se la realtà della Ragazza con l’orecchino di perla non veniva negata, né accostata alla realtà creata da Francesco, in questo caso la realtà che conosciamo noi è in aperto e diretto contrasto con la non-realtà del dipinto. Riusciamo ad afferrare un volto posto di profilo, forse più di uno, qualche forma geometrica e tante linee di colore ora materico, ora liscio. L’amalgama di più elementi segue un ritmo che si fa elegante sotto la pennellata di Francesco, giocando con il movimento fluido e sinuoso, presente anche nelle figure più spigolose.

Francesco mette insieme in ogni dipinto vari pezzi della sua esperienza in campo artistico, ma soprattutto in campo emotivo: ogni pittore da lui amato, ogni corrente artistica che sente parte di sé appone un ritaglio sentimentale nell’espressione artistica di Francesco, creando un sentimentalismo viscerale e vivido che a tratti viene mascherato come omaggio pittorico.

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