Claudio Dagrezio: “Blu Profondo”.

Claudio Dagrezio inizia la sua carriera artistica come orafo, per poi dedicarsi alla pittura e all’arte visiva. A partire dal 2015 si dedica all’arte di strada, disegnando vere e proprie scenografie tridimensionali sui pavimenti. Spinto dal bisogno di rendere le sue opere permanenti, ad oggi Claudio dipinge quadri su tele e tavole artigianali.

IL GRANDE PESCE

In una scena surreale, tra alti e sottili tronchi e morbide fronde appena toccate dalla luce teatrale, un grande pesce occupa il centro del dipinto. Lo sfondo nero fa incanalare tutta l’attenzione dello spettatore proprio sull’ingombrante presenza del pesce, che rappresenta l’inconscio collettivo, contenitore di archetipi universali. È ingombrante e possente proprio perché Claudio vuole aprirci gli occhi su quanto l’essere umano sia influenzato dalla sua esistenza. Ideologie, condotte, abitudini vengono tutte da questo luogo psichico ed inconscio e illuminarlo è il primo passo per capirlo.
Realizzato con gli acrilici su una tavola di legno reperita e lavorata dal pittore stesso, il quadro accoglie colori desaturati. Claudio presta molta attenzione ai dettagli, dando un’impronta realistica che va ad infrangersi nell’atmosfera surreale e metafisica, perfetta per realizzare un tema inerente all’inconscio umano.

FRAMMENTO DELLA VELOCITÀ DELLA LUCE

Vari cerchi concentrici si espandono, come una goccia caduta in uno specchio d’acqua. Claudio vuole rappresentare così una particella di luce: somigliante ad un’iride, dal momento che è la luce che permette di vedere. In perfetta sintonia con la poetica artistica del pittore, questa particella celebra concetti intelligibili, evocando parti profonde della nostra psiche, inesplorate, ma presenti. L’origine di tutto è nel cerchio di metallo attaccato al centro del dipinto, che rimanda agli inizi della carriera del pittore. La sua nascita, la nascita della sua arte e della sua espressione. La nascita della sua luce interiore. Claudio ci narra di tutto ciò tramite pennellate geometriche, razionali, che stendono colori paradossalmente emotivi, nell’eterno contrasto tra conscio e inconscio.

RINASCITA

“Guardo in me stesso
chi sono io, dentro me
pongo l’attenzione
all’interno
l’esterno è un riflesso
inutile stare a cambiare ciò
che è fuori.
Tutto ciò che è fuori
nasce da dentro
fuori è dentro
dentro è fuori.
La sorgente non è un oggetto
la sorgente è il soggetto
non puoi vederla
puoi solo essere.”

Claudio Dagrezio

Claudio è sceso per le scale del proprio io ed è arrivato al nocciolo dell’Essere. Seduto nel vuoto a forma di cuore umano, si è autoritratto mentre osserva la luce interiore della consapevolezza. Intorno a lui, scale e radici che affondano, strade che percorrono, posti oscuri e segreti. La calda luce che emana la Consapevolezza illumina l’incarnato del protagonista, creando un forte contrasto con il blu e il freddo in cui è immerso. È un’esperienza vivida di un incontro con la propria interiorità, e un infuocato invito a non averne paura.

Claudio Dagrezio tramite la pittura affronta un viaggio introspettivo di una vasta profondità, usando colori come echi di percezioni e pennellate come sentieri tracciati, per portarci al nocciolo dell’essenza umana.
Esporrà fino al 4 ottobre presso l’Associazione Euphonia di Modena, in via Staffette Partigiane 9, visitabile nei giorni di apertura. Info a info@scuolaeuphonia.it

Per approfondire l’arte di Claudio Dagrezio, visita il suo sito: Visual Artist | 3d Street Art | Claudio Dagrezio
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