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Cristina Marcianti: arte riflessiva

Cristina Marcianti: arte riflessiva.

Cristina Marcianti ha un’anima creativa che coltiva fin da quando era una bambina. È proprio il lato giocoso e fanciullesco, che non cade mai nel banale, a colpire chi ammira le sue tele.
Colori densi e pennellate decise raccontano storie, sussurrano parole e canticchiano canzoni, trasportandoci nel mondo tinteggiato che Cristina vuole comunicare.

CON I PIEDI ANCORATI ALLE NUVOLE

“Quella mattina di fine luglio si era messo in viaggio molto presto. Dopo qualche ora dalla partenza, appena superata la duna di sabbia che aveva calpestato con estrema serenità, sentì le sue gambe bloccarsi e il suo corpo irrigidirsi. Fu catturato dall’immagine insolita che si imponeva davanti ai suoi occhi. Il suo sguardo era perso nell’orizzonte mentre cercava nella tasca della giacca a vento il piccolo registratore: “Una bici a testa in giù è una bici che rimane in equilibrio anche quando non si muove”. Era lì, immobile con le ruote per aria, perfettamente in asse. Il senso di libertà che le due ruote gli avevano sempre regalato lo investì facendogli fare un respiro a pieni polmoni. Dopo il respiro si lasciò cadere sulla sabbia, poteva riposare. Di fronte a quell’immagine, il travaglio della sua vita trovò riparo. Cambiare prospettiva era la risposta alle sue domande.”

Cristina completa il suo dipinto con questa piccola storia riflessiva. È il miraggio del protagonista, l’epifania di una conferma, che ha la forma di una bicicletta a testa in giù. Dipinta di nero, è attorniata di colori cascanti e poggiati a terra, in una pennellata quasi liquida. La prospettiva presenta un taglio diagonale che accompagna lo sguardo in un mondo giocoso tra la fantasia di un bambino e la consapevolezza di chi ormai è cresciuto.

COSTRUIRE

 

Cristina ha creato questo dipinto sulle note dell’omonima canzone di Niccolò Fabi.
Costruire è sapere, è potere rinunciare alla perfezione”: il nocciolo della canzone è tutto in questa frase. Costruire qualcosa, nella vita, comporta anche perdere, soffrire, comporta rinunciare ad avere esattamente tutto ciò che si era prefissati di avere. E accettarlo.
La nostra pittrice è in grado di comunicare bene questo concetto, che comprende anche la confusione e la difficoltà di un percorso: segmenti bianchi che formano una spirale spigolosa, quasi come se fossero tagli, sono in primo piano, a fuoco. Ci permettono però di intravedere quella che, al di là, sullo sfondo e sfocata, è la vita nella sua totalità e piena di colori e sfumature. Ascoltando la canzone di Fabi mentre osservavo il dipinto di Cristina, ho avuto la sensazione di essere riuscita a mettere a fuoco proprio lo sfondo, andando al di là della gabbia di pensieri e angosce che attanaglia ogni persona.

 

IL REGALO

Una margherita nella parte bassa del dipinto riceve in dono la luce del sole che, dall’alto di un cielo blu, irradia i suoi raggi in un vortice colorato. Realizzato con l’ausilio delle dita, in questo quadro si percepisce anche la brezza primaverile.
È tenera la generosità della tela: se il sole dona i suoi raggi alla margherita, così come i fiori sono doni che ci si fanno alle persone per le quali si nutre affetto. I colori rispecchiano proprio questa mentalità, mentre l’impostazione del quadro è equilibrata e ben strutturata.

 

Cristina si forma da autodidatta, ispirandosi in particolar modo alla zia pittrice, che ha sempre osservato meticolosamente. Ama raccontare storie attraverso le sue opere, e ama quando sono le sue opere che traggono ispirazione da altre storie. Si percepisce sempre uno scambio nell’osservare le tele di Cristina, così come una riflessione che non si ferma mai alle apparenze. Semplicità e profondità, mescolate tra i colori.

Per sapere di più sull’arte di Cristina Marcianti, visita il sito: Big Art Wall
Pagina Instagram di Cristina: cristina_marcianti
Pagina Facebook: Cristina Marcianti
Espressioni Artistiche, pagina Instagram: Espressioni Artistiche
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