Valerio Zerbini: pennellate atmosferiche.

Valerio Zerbini inizia a dipingere da autodidatta, per caso, incuriosito dai colori della figlia che frequentava un corso d’arte alle scuole elementari. Da allora ha sperimentato varie tecniche, lasciando il proprio istinto alla guida della sua mano, creando atmosfere e soggetti molto diversi tra loro.

NOTTE STELLATA

Una luna splendente lascia strisce di luce nel cielo tempestato di stelle e di comete. Il bagliore arriva fino all’acqua che si accende, quasi splendesse di luce propria, e all’albero, che viene rischiarato. Pare quasi una contraddizione: una notte luminosa, osservata dall’uomo sulla barca a remi, che sta a rappresentare un po’ ognuno di noi. La dolce riva fiorita rende tutta l’atmosfera ancora più sognante e fiabesca. Il tutto è reso con pennellate a tratteggio, piene di colori che danno deliziose sfumature e vivacità al dipinto.

VASO DI FIORI

La poliedricità espressiva di Valerio lo porta a realizzare un’astrazione pittorica: il vaso di fiori viene scomposto in colori e pennellate grumose e dense. Diventa quindi minimamente percettibile, eppure risulta chiaro: sovrapponendo, spostando e calibrando i colori Valerio fa in modo il vaso di fiori sia riconoscibile dall’occhio umano, che lo ricompone senza troppe difficoltà.

LA BAMBINA E LA LUNA

In un altro quadro quasi fiabesco, una bambina rimane in piedi di spalle mentre tiene nella piccola mano un palloncino-luna. Tutto l’ambiente circostante è sgombro, tranne per tre alberelli sulla sinistra e per le stelle in cielo. La bambina è attaccata ai propri sogni, ai propri affetti e speranze, così intensi e genuini come solo un bambino può provare. Valerio ha lasciato che la piccola creatura dipingesse il proprio mondo: la luna racchiude una forma di cuore, dalla quale escono gli astri che vanno a posarsi in cielo come piccole fatine danzanti. La delicatezza di questo dipinto è spiazzante, così come la semplicità e l’innocenza del contesto, risultato di una pennellata pulita e morbida.

IL VELIERO

Valerio usa grandi campiture di colore per dipingere le fredde nuvole del cielo, che si specchiano nel mare grigio. Ricordano pezzi di ghiaccio, sui quali il veliero abbozzato fa rotta. Alle sue spalle, le nubi lasciano intravedere delle montagne, la terra dalla quale la nave è salpata. Il grigiore generale viene fratturato, qua e là, da macchie di colore rosso, unica traccia di calore. La tecnica della pennellata spezzata risuona nella gelida atmosfera del dipinto – molto ben impostato – come un’eco ghiacciata.

Valerio Zerbini ha la capacità di trasmettere sensazioni tramite l’uso e la forma della pennellata, plasmando atmosfere ed emozioni con grande duttilità.

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