Artisti Emergenti

Barbara Benvegnù: poetica ruggente

Barbara Benvegnù: poetica ruggente

Barbara Benvegnù nasce per la prima volta il primo luglio del 1970. Frequenta gli studi di Comunicazione Visive, lavorando poi come grafica pubblicitaria ed editoriale. Il 7 ottobre 2013 nasce per la seconda volta, vincendo la lotta contro il cancro, e da allora ha ricalibrato la sua vita.
Al momento Barbara si dedica a progetti di pittura e musica per disabili, partecipando inoltre ad eventi presso associazioni di pittura a Milano.

SOLLEONE

Barbara è solita dipingere le sue tele del suo vissuto: in questo caso il leone con la sua fluente chioma che ricorda dei raggi di sole e che occupa tutta la tela, rappresenta la forza con la quale la pittrice ha ricominciato a vivere dopo la fine delle cure. Il muso dell’animale è felice, speranzoso, estremamente grato. Ed è proprio tutto ciò che Barbara vive nel suo presente e che si augura di vivere il suo futuro. I raggi del sole continuano ai margini del quadro, sprigionando tutto il calore che la tela vuole evocare. I colori caldi si muovono in modo fluido, come lava, e vengono ben sfumati nelle loro linee che ricordano tanto un’illustrazione.

CUOR CONTENTO

Un primo piano ravvicinato del viso di un bambino, il figlio di Barbara, che ha ritratto mentre giocava con una lumachina, occupa tutta la tela. Colpisce la sua espressione tanto contratta che ci si aspetta che da un momento all’altro esploda nella più pura felicità che solo un bambino può provare. I colori caldi e terrosi che Barbara usa vanno a modellare l’infantile volto con grande realismo e grande attenzione per i dettagli che vanno a comporre la mimica facciale. Il primo piano così ravvicinato focalizza tutta l’attenzione sull’emozione provata, che travolge lo spettatore ormai rimasto indifeso.

IO & TE

Un fiero leone è rappresentato con una spiccata dualità: da una parte il leone razionale, sicuro di sé, e dall’altra la sua parte creativa ed emotiva, coloratissima e pieno di linee e movimenti. È Barbara stessa, è la sua dualità, le sue due personalità più forti. La parte destra accoglie anche una mano chiusa a pugno che tiene saldamente delle foglie, simbolo di crescita e rinnovamento. Inoltre, la loro forma ricorda quella delle foglie di vite, che, in particolare, simboleggiano la vita e la speranza. I colori rimangono sempre molto terrosi e caldi, movimentati e mai piatti, e vanno a ricreare figure tipiche di un’illustrazione raffinata.

La poetica di Barbara è avvolgente e calda come i colori che tende ad usare. Urla speranza e concretezza, stilla rinascita e vita. Lo stile unico delle figure ci trasporta in un’interiorità e consapevolezza di sé ruggenti, mettendoci a nostra volta in contatto con la nostra, a volte celata, forza e grandezza d’animo.

Per approfondire l’arte di Barbara Benvegnù, visita il suo sito: BaBù (barbarabenvegnu.com)
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Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

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