Arte

Come si guarda l’arte

Come si guarda un’opera d’arte?

La Primavera – Sandro Botticelli

L’arte può essere mera esperienza estetica, ma anche formativa ed emozionale ed ogni opera d’arte ha significato nel proprio contesto storico/culturale, stilistico, sociologico.

Per giudicare un’opera d’arte bisogna tenere a mente alcuni parametri¹:

  • soggetto: rappresentare un “grande soggetto” però non implica che l’opera d’arte stessa sia grande. Anche se è una delle prime cose che si notano, la mente non gli dà tale importanza:
  • tecnica: anche in questo caso, la tecnica da sola non garantisce la riuscita di una buona opera d’arte: è solo il mezzo espressivo, di cui l’artista si serve per veicolare la sua idea;
  • intenzioni dell’artista: la qualità della sua intenzione, invece, può rendere un’opera di grande valore artistico, essendo uno dei fattori più importanti per giudicarla;
  • sensazione ed emozione: questi parametri sono ciò che attirano l’uomo verso l’arte, probabilmente il vero fine ultimo dell’esistenza di quest’ultima.

Fortunatamente l’arte dispone di una grande varietà e vastità, sempre in cambiamento e in evoluzione, e non esistono regole per giudicarla. Da persona a persona cambiano i gusti estetici e le percezioni sensoriali: c’è chi si innamora di un’opera basandosi sulla sensazione “di pancia” che un’opera trasmette, chi sul significato socio-culturale o storico, chi ascolta la voce dell’artista che vi è dietro, chi si affida solo all’estetica e all’armonia di forme e colori e chi ritiene grande un’opera se è stata in grado di influenzare altri artisti nel tempo.

Giallo, Rosso, Blu – Kandinskij
  

Quello che però colpisce me in particolare, è il bisogno dell’uomo di esprimersi, che si esplica rovesciandosi al di fuori di lui, su una tela, su un blocco di marmo, su dei tasti di un pianoforte o con delle parole, a volte rendendo eterno il suo operato. Questo esprimersi ha una conseguenza particolare: concretizzare una parte intangibile del nostro essere, rendere visibile o leggibile qualcosa che di per sé non lo è, un pensiero, un’emozione. Riconsegnare al mondo, infine, chi siamo.

Suonatore di liuto – Caravaggio

Usufruire dell’arte è importante tanto quanto crearla: in questo caso c’è un riconoscimento, una conoscenza, un riflettere, inteso anche come specchiarvisi, un percepire. E si sa l’importanza del conoscere e dell’apprendere quali risvolti abbia sulla mente: un’apertura sempre maggiore sul mondo che ci circonda, sulla realtà delle persone, che può davvero abbattere qualche mattone dei muri di odio e indifferenza, che creiamo con le nostre paure, perché non comprendiamo chi è al di là del muro, chi è diverso da noi.

Per tutti questi motivi ho pensato di creare questo blog, di dare spazio e voce a chiunque senta il bisogno di esprimere chi è o cosa prova, raccontando la sua storia, le sue paure e le sue speranze, le sue gioie e i suoi dolori. Ricchezze d’anima, espressioni artistiche.

Giuditta I – Gustav Klimt
 

Note:
¹ “Il libro d’arte. Come guardare l’arte” – Bernard Myers

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