Artisti Emergenti

Francesca Gaspari: colori slegati

Francesca Gaspari: colori slegati.

Francesca Gaspari nasce a Viareggio nel 1983, frequenta l’Istituto d’arte Stagio Stagi di Pietrasanta e si laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Al momento vive tra Modena e Camaiore, insegnando disegno e storia dell’arte. Dipinge per lo più tele astratte, minimaliste di primo impatto, ma di grande coinvolgimento emotivo.

ASK THE DUST

“Il blu e il bianco del cielo e delle stelle […] il deserto era lì come un bianco animale paziente”
John Fante – Chiedi alla Polvere

Francesca cita John Fante costruendo e sostituendo le sue parole tramite l’utilizzo incisivo del colore. Forme, dimensioni, prospettive non sono più necessarie: tutto quello che importa è ricevere ed immagazzinare sensazioni visive. Di sviluppo verticale, la tela accoglie un bianco perlaceo, che macchia un azzurro saturo posto al centro. Nel dialogo di colori spiccano anche il verde e il rosso. L’angolo destro in basso ospita il contrasto cromatico giallo sporco e lilla, interrotto da linee sottili e macchie di colore nero. L’occhio accoglie tali cromie con disinvoltura, lasciandole riposare in una tasca segreta dell’anima.

FINESTRE ACCESE

Piccoli riquadri colorati e luminosi spiccano in una rete nera davanti ad un rosso scuro. Di fianco, una linea spessa di foglia d’oro si sovrappone ad uno sfondo oro scuro e grigio. Sono i colori della città, il torpore della foschia che accolgono e fanno risaltare le luci provenienti dalle finestre degli alti palazzi. Eppure, è una descrizione riduttiva: questo dipinto è anche e soprattutto l’emozione che Francesca è in grado di creare, tramite l’uso e l’accostamento di colori, tramite linee, pennellate, gesso slegati e resi liberi dalla schiavitù delle forme. L’emozione che una città vissuta di notte può trasmettere.

PENSIERIPAROLE

Il grigio domina la tela, tagliato solo da tre consistenti linee verticali: una gialla, una rossa e una azzurra. L’astrazione dei pensieri che si tramutano in parole e viceversa, la definizione di un pensiero che, una volta esplicato, perde consistenza e si sfuma in un grigio torpore. La solidità di una parola che si infrange nella mente diventando flebile pensiero. Questo sembra voler comunicare Francesca. La spessa grana della tela accompagna e rafforza il concetto, lasciando nelle orecchie dello spettatore un sottile brusio.

Nell’arte di Francesca il colore è lasciato libero di esprimersi, senza vincoli di forma, senza limiti di dimensione, libero di seguire il suo istinto più elementare: corre senza filtri sulla tela, si scioglie, si stiracchia, con il solo scopo di esprimere la sua esistenza e di proporre allo spettatore pure e chiare sensazioni.
Ha esposto in numerose mostre collettive e personali, sia in Italia che a Berlino, dove ha vissuto. Fino al 4 ottobre 2021 una sala dell’Associazione Euphonia ospita alcune sue tele, visitabile gratuitamente negli orari di apertura. Info a info@scuolaeuphonia.it

Per approfondire l’arte di Francesca Gaspari visita il suo sito: Francesca Gaspari Arte
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Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

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