Artisti Emergenti

Lucía Agenjo: classicità barocca

Lucía Agenjo: classicità barocca

Lucía è una studentessa di Belle Arti spagnola. Interessata in particolare all’arte classica, ama armonizzare gli studi d’arte teorici con i propri studi delle opere di maestri barocchi e neoclassici come Pieter Paul Rubens, Diego Velázqueze e Jacques-Louis David.

APOLLO AND DAPHNE

La precisa grafite si muove fluida sulla carta riciclata, ricreando la scena ovidiana delle Metamorfosi dipita da Rubens: Apollo cerca di ghermire la ninfa Dafne che per sfuggire al dio chiede a suo padre di trasformarla in un albero d’alloro. Il momento ricreato è quello in cui Apollo, reso stilisticamente divino dalla aurea bianca attorno al capo, sta per afferrare la ninfa, dalle cui mani stanno già cominciando a crescere i rami dell’albero e dai piedi le radici. Il forte movimento dato dalla contorsione di Dafne, dalle sue vesti svolazzanti e dal protendersi in avanti del dio, è tipico dello stile barocco che Lucía fa emergere dal tema classico ovidiano. Studiata ed estremamente realistica è la resa del chiaroscuro che scolpisce i due protagonisti, che si muovono in uno spazio tridimensionale il cui unico riferimento è creato dall’ombra delle figure.

PIERROT

La pacata staticità del mimo malinconico innamorato della luna, sembra calata su un palcoscenico. La forte luce fredda e drammatica crea ombre e lumi negli occhi di Pierrot, che rimane inerme davanti al sentimento non corrisposto. La figura a tre quarti è in primo piano, sola, ed è estranea all’ambientazione circostante, completamente sradicata da essa, tanto che scompare, riempita solo dal dolce sentimento malinconico della maschera. Il tratto pulito che Lucía utilizza rievoca nell’aspetto un sentimentalismo neoclassico, animato però da un chiaro impulso melodrammatico proprio del Romanticismo. L’emotività del personaggio è scavata a fondo, resa chiara precisa allo stesso modo del tratto artistico del disegno, che è ispirato all’omonima opera di Kyla Shackelford.

THE FLIGHT OF ICARUS

Lucía ripropone la propria versione de Il Volo di Icaro di Jacob Peter Gowy, rendendola con un tratto più fumoso, più cupo. Icaro sta precipitando nel mare dopo essere volato troppo vicino al sole, che gli ha sciolto la cera delle ali. Dedalo, il padre, lo guarda inerme andare contro al suo destino. Nuovamente isolate dal contesto, le due figure si muovono libere in un illimitato spazio tridimensionale. Energico è il movimento dei corpi, scolpiti con la grafite con precisione e attenzione nei dettagli.

Lucía, amante e studiosa di storia dell’arte, va al di là di questa disciplina, arricchendo i propri disegni della comprensione tecnica ed emotiva dei maestri a cui si ispira e del meticoloso studio delle opere che osserva e che ama.

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Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

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