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Piero Colle: “Centenari – Cent’anni in uno scatto”

Piero Colle: “Centenari – Cent’anni in uno scatto”

Caterina Piva

Solchi della pelle, come campi arati, coltivati, fioriti, accarezzati dal vento, baciati dal sole. Solchi della pelle come strade, sentieri dell’anima imbevuta di vita, di amore, di solitudine, di perseveranza. Piero Colle racconta così il lungo vissuto delle persone rappresentate nelle sue fotografie dal sapore antico.

Olimpia Gomba

Le strade, i percorsi segnati sui volti e sulle mani che portano al cuore della vita dei Centenari vengono rese più tangibili e vive dalle espressioni genuine e dai gesti quasi giocosi catturati nelle fotografie.

Maria Bertossi

L’uso del bianco e nero cristallizza ancora di più nel tempo l’idea di vissuto. Crea un ponte tra le generazioni passate e quelle attuali, e lasciando un implicito lascito a quelle future.

Umberto Cicigoi

Piero Colle ci parla così anche di esperienza, che però non vuole per forza essere un insegnamento o un monito, ma quasi uno spiare dal buco della serratura la vita lunga e piena di queste persone ritratte, con curiosità e ammirazione.

Maria Gottardo

Vite fatte di incastri, di fortune, di aspettative realizzate o infrante. Vite dalla straordinaria normalità, oppure vite inconsuete, folli. Ciascun’anima ritratta è però ancorata all’amore, alla riconoscenza e alla celebrazione di quella particolare e unica esperienza che è la vita umana.

Ida Di Luch

Piero Colle in queste fotografie abbandona ogni sorta di cinismo o di provocazione, lasciando ampio spazio a una calorosa e umile vista su anime ornate di dignità e rispetto. Anche i colori in questo senso ne sono esclusi, per non sviare l’attenzione dello spettatore dai profondi solchi dell’anima che vengono risaltati dall’uso dei toni del grigio più delicato, del bianco più etereo e del nero più immenso.

Emma Comin

Il fotografo è capace di esorcizzare la paura del tempo e del suo inesorabile scorrere, ammettendone la bellezza, la preziosità e la fortuna. Davanti alle fotografie dei Centenari, gli anni che passano diventano possibilità infinite di vita, giorni spremuti fino all’osso, delicate o imponenti onde di passioni che si frantumano nelle cavità più profonde dell’animo umano.

Bianca Cantori

Ed è qui che si compie la magia. Che il paradosso tra il fluire del tempo e la sua cristallizzazione in fotografia diventa capace di sollevarci dalle nostre più umane paure e renderci partecipi di una più ampia visione delle cose, di un intimo segreto che ciascuno di questi volti sembra volerci sussurrare alle profondità delle nostre paure ancestrali.

Davide Marcuzzi

Testo scritto per il catalogo della mostra “Centenari – cent’anni in uno scatto” tenutasi presso il palazzo Ducale Sanchez de Luna di Sant’Arpino dal 5 al 23 febbraio 2023 e curata dall’art promoter Gianpaolo Coronas.

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Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.

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