Marzia Calì: l’origine vitale dell’anima
Marzia Calì: l’origine vitale dell’anima
La ricerca poetica di Marzia, nascendo dall’Informale, punta a ridurre ogni accenno di figura ai minimi termini, scomponendola fino a riportare a galla per lo più la sua essenza più profonda, districando ogni nodo dell’anima dell’opera proposta.
Dietro alle tele di Marzia si nasconde una viscerale e quasi tormentata relazione della pittrice con la più profonda essenza umana. Lo spazio viene destrutturato in un’inquieta matericità, a tratti organica, indirizzata però a suggerirci, a volte, una forma attinente alla realtà. È qua che il fattore più analitico dell’opera pittorica di Marzia si fa avanti. Gli accenni di forme riconoscibili, tuttavia, si liquefanno molto velocemente sulle tele, espandendosi, nello spazio a disposizione, nella loro massima espressione primaria.
Nella passione di vita di Marzia la componente intellettuale e riflessiva si sposa perfettamente con un sentimentalismo intenso, sanguigno. Una ricerca impulsiva, umana e urgente si ammette e si comprende nell’uso dei passionali rossi, degli abissali neri e negli acidi gialli. La ricerca si fa ancora più umana nell’uso dei terrosi marroni e dei tenui grigi, volti a farci percepire un’organicità che si declina in una passione per la natura e per i suoi enigmatici segreti.
Tutto richiama ad un’origine vitale. Marzia, scomponendo la materia in una poetica senza forma ci riporta all’essenza primordiale dell’inizio dei tempi. La materia esiste, ma la forma non ancora: esiste nel suo stato di potenza. Percepiamo pertanto come il tempo si dilati nell’infinito delle possibilità esistenti. La pittrice ci riporta all’origine della vita, ma anche alla sua fine, al suo rimescolarsi e riconnettersi per modellare altra vita. È il momento in cui il tutto viene restituito al tutto.
Ciò che Marzia astrae nelle sue opere è la vita stessa, è la ricerca dell’anima, è ogni domanda che l’essere umano si pone. È l’umanità, la fragile e potente umanità, ridotta nella sua più pura e preziosa essenza sacra.
Slegandosi da ogni riferimento formale, nell’opera pittorica di Marzia si respira una libertà di espressione che non conosce vincoli. Tale libertà permette l’attuazione della più alta forma d’arte: quella senza limiti.
Il linguaggio pittorico di Marzia affonda le proprie radici nell’Espressionismo Astratto di matrice americana e nella pittura Informale italiana. Si è diplomata all’Istituto d’Arte nel 1994 e, successivamente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania in decorazione e pittura sotto la guida di Anna Guillot.
Approfondisci l’arte di Marzia Calì visitando il suo sito: marziacalìart
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Espressioni Artistiche
Sono una critica, gallerista e curatrice d'arte. Credo nell'espressione artistica di ogni persona, che punto a celebrare mettendola al centro dei testi critici che scrivo. Tratto in particolare agli artisti emergenti, per farli conoscere al mondo il più possibile.
Un commento
Marzia Calí
La sua analisi mi ha molto stupita ed amozionata, Silvia Giovanardi si è addentrata nella trama della mia pittura ed ha perfettamente colto quello che è il mio fare artistico.