Rosanna Criscione: scorci barocchi.

I dipinti ad olio di Rosanna Criscione ci trasportano nella bellezza della Val di Noto, tra paesaggi in cui aleggia la nebbia al barocco di cui la sua terra natale è intrisa.
La palette di Rosanna ospita solo il giallo, il rosso, il blu, il bianco, e qualche fievole nota di nero, mentre la sua tecnica consiste nell’accennare appena il disegno e finire quasi sempre alla prima.
Autodidatta, Rosanna si forma in Toscana, dove ha vissuto prima di tornare definitivamente a Ragusa.

SCORCIO BAROCCO

Uno scorcio di architetture barocche si concretizza in questa tela delicata. Il disegno libero, senza l’ausilio di squadre o altri strumenti, riporta ad una plasticità morbida, come se Rosanna avesse intriso il disegno del dolce affetto che prova per la sua terra. La Val di Noto è una meravigliosa testimone dell’arte e dell’architettura barocca, di cui qua vediamo uno scorcio concretamente allusivo. Si stagliano su un cielo azzurrino le due architetture che si armonizzano prospetticamente, lasciando scorrere l’aria tra di loro e permettendo allo spettatore di respirarne a pieno l’atmosfera. I colori tenui ma efficaci testimoniano la bravura di Rosanna nell’usare e sfruttare al meglio la palette fatta di colori essenziali.

IBLA ALL’ALBA

Tra una nebbia vaporosa rappresentata con grande maestria, si fa spazio la città di Ragusa, nota anche come Ibla o Ragusa Ibla.
È una visione dolcissima e commovente della città siciliana, riconoscibile dalla cupola del Duomo di San Giorgio che si erge nella parte destra della tela.
I colori rossastri e bruni della nebbia e della vegetazione in primo piano sfumano gradualmente in quelli verdi e bluastri delle colline sullo sfondo, rendendo il tutto armonico e complementare. In effetti è come se gli stessi colori stessero accompagnando la luce del sole nascente tra le pieghe della terra natia di Rosanna.

SERPENS CUCURBITIS

In un altro omaggio alla Sicilia, la nostra artista ci ha regalato una tenera natura morta rappresentando una specie di zucca tipica della sua terra.
Adagiate su un piatto che a sua volta poggia su un mobile di legno, le due zucche, che assomigliano a serpenti, rendono viva l’opera, strisciando tra i colori della tela.
Siamo davanti ad un non-finito: possiamo notare il colore del mobile che cola verso il basso: Rosanna lascia a noi il compito e la scelta di terminare l’opera nella nostra mente.

In ultimo piano è appena visibile una bottiglia trasparente che si confonde con lo sfondo bianco, creando un delicato effetto di vedo-non vedo.
Il soggetto è semplice e nonostante il non-finito, è molto curato nei dettagli. La stessa semplicità del soggetto richiama una vita semplice, fatta di tradizioni e amore per le proprie origini.
La prospettiva perfettamente colta e la plasticità, ancora una volta morbida.

L’affetto di Rosanna per la sua terra lo si può percepire in ogni sua pennellata che mescola colori tenui ai sentimenti più dolci e teneri, mantenendo viva la l’armonia tra l’amore per l’arte e quello per le proprie origini.

Attualmente Rosanna è vice presidente per la Sicilia dell’Accademia internazionale “Città di Roma” e dal 2000 ad oggi ha partecipato a varie mostre d’arte: