Dino Puglisi: strutture di sentimentalismi ideali

La dimensione entro la quale la poesia visiva di Dino Puglisi si muove si delinea in contorni puliti di figure geometriche. I colori tenui e pastosi vanno a riempire con delicatezza gli spazi, plasmando una dolce e pacata bidimensionalità, mai irruenta, ma audace abbastanza da riuscire a creare la percezione di una terza dimensione grazie all’ausilio di cambi di tonalità di colore.

Particolarmente significativa e rappresentativa del quadro artistico di Dino è la serie della Rosa dei Venti: l’ordine, la simmetria, l’armonia che la raffigurazione di una rosa ientorum permettono di esprimere vengono qui sfruttate al massimo. Le punte affilate accarezzano gli sfondi, dai più semplici ai più complessi. Forme geometriche, linee spezzate, colori sottili si intervallano gli uni con gli altri, lasciando che l’occhio ipnotizzato dello spettatore rimbalzi da una linea all’altra, sempre con ordine.

Nelle tele di Dino i colori sono soliti alternarsi tra di loro, ognuno respira nel proprio spazio, vivendo in armonia con quello accanto e lasciandogli la piena libertà di esistere nella sua dimensione. Coesistono così in modo totalmente naturale tinte fredde con tinte calde, toni saturi con toni pastosi, colori corposi e colori ingrigiti.

La bidimensionalità entro la quale l’arte di Dino si muove non è mai scontata: essa accoglie e abbraccia ogni linea, permettendogli di svilupparsi in una figura geometrica che a sua volta ospita e circonda il colore il quale esprime un sentimentalismo che verte in gioia di vivere, in idee espresse. Sono i colori a creare un accenno di tridimensionalità, a simulare incastri tra forme, a dare un senso di movimento in una rigidità strutturale che risulta in forte contrasto con il sentimentalismo espresso e ricercato da Dino.

E sono proprio le idee che si astraggono, si sublimano in giochi geometrici di simmetria e ordine. Idee che circolano, si muovono sulla superficie delle tele. Idee che a tratti diventano quasi inafferrabili, si nascondono tra le pazienti strutture colorate per poi riemergere sulle punte taglienti, sulle apparentemente rigide linee. La semplicità lascia abbondante spazio a una dimensione spirituale e sentimentale che scava nelle tele tanto quanto dell’anima, ma che rimane e trasporta sempre in una dimensione serena e pacifica.

Una serenità ricercata senza forzature che emerge in modo naturale, intrinseco a ogni tratto di pennello, a ogni segmento o curva, a ogni sagoma che Dino riporta dalla sua mente direttamente sul dipinto e che colora degli stessi colori della sua vita.

Per approfondire l’arte di Dino visita il suo sito web: www.dinoartfantasy.it
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